Cave - Marmi Nicola Azzollini
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Le nostre cave
“Giovanni Azzollini, molfettese di nascita (*1906), oltre che maestro scalpellino è anche muratore e costruttore edile. Stabilitosi a Trani tra il 1927-928, entra da prima nell’azienda di Nicola Bassi perfezionando la sua preparazione nell’uso dello scalpello e successivamente affrontando con intelligenza il commercio della pietra: acquista materiali lapidei dallo stesso Bassi e dai Lasciarrea e Guacci e soddisfa così le numerose richieste provenienti dal Foggiano, soprattutto nel pieno periodo bellico.
Per il suo acuto intuito nel lavoro e negli affari nel 1953 organizza il suo cantiere per scalpellini, permettendo così ai suoi figli Ilario (*1930) e Nicola (*1940) di diventare buoni scalpellini e mentre Salvatore (1943) diviene un buon marmista, abile nel settore delle frese e delle lucidatrici.
Negli anni cruciali della ricostruzione, il nucleo aziendale si estende con capannoni che contengono 4 telai per la segagione. Lavorano con lui 27 operai tranesi, 5 forestieri ed un impiegato, mentre contestualmente vengono messe in esercizio cave al Caraturo, Casarossa, all’Avvantaggio per il serpeggiante ed in territorio di Minervino Murge per il biancone.
Con i figli già provetti imprenditori con capacità direzionale, Giovanni Azzollini preferisce ritornare al commercio tanto che la spola fra Trani-Tivoli-Carrara-Milano gli permette di diventare il primo industriale che introduce a Trani il travertino da Tivoli, marmi pregiati, graniti e il rosa di Portogallo.
Giovanni Azzollini si vede appagato dai suoi sacrifici professionali e nel 1960 concede piena padronanza ai suoi figli, pur rimanendo come gran consigliere. A conferma delle decisioni prese, nel 1970 i figli aprono nuove prospettive nei mercati italiani ed europei e persino in Estremo Oriente a Singapore e a Hong Kong.”

 

Tratto dal libro “Trani Città della pietra”, Francesco Pagano, Editrice Rotas 

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